di: Cornelius Black Era mattina inoltrata, sull’autobus ci si stava stretti e l’odore di sudore era fastidioso. Io ero seduto, neanche farlo apposta una vecchietta aveva appena rifiutato il posto dicendomi che era ancora capace a stare in piedi da sola, quando a una fermata sale una donna, fasciata in…
di Cornelius Black Bionda, elegante, tailleur grigio da donna manager, scarpe con tacco, ma non troppo alto esce dalla porta rossa entrando nel seminterrato e garage. Truccata, di classe. «Brutta stronza maledetta, te e il tuo gatto!» Il tatuato è seduto su un cubo di cemento armato con grate per…
di Cornelius Black Arriva Valentina e la signora esce. Lui attende con ansia che si perpetui il segreto giornaliero, seduto sulla sedia a rotelle di cui spera prima o poi di disfarsi. Lei, russa, con gambe infinite e vestita in divisa, bianca con bordini azzurri e cappellino da infermiera con gli…
di Corneliu Black Che bella mattina soleggiata. Ancora in pigiama apro la finestra lunga in cucina che da sul terrazzino e mi stiro per sentire i muscoli. A tradimento le mani di mia moglie sui fianchi e poi sul torace facendo la scema coi miei capezzoli, sapendo benissimo che mi…
di Cornelius Black La solita scena.I quattro anziani al tavolino del dehors del bar, e lo sguardo che vaga e poi si fissa a metà della via Centrale, che scende con leggera pendenza dalla parte più alta di Castroluce fino a piazza del Municipio. E hanno ben d’onde di guardare.…